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Quando il cielo esplode

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Osservi il cielo al rientro a casa; osservi le montagne, le nuvole e ne osservi innamorato il colore, così vivo, così acceso, così uguale a Lei. "Quando il cielo esplode Esplode all'ora del tramonto Un tramonto coi suoi colori Colori accesi Colori vivi Vivi come siete voi assieme Assieme A dividere una notte che si ferma presto Che non arriva all'alba Che ti incendia cuore e anima Quando il cielo esplode Esplode in tutta la sua bellezza Rossa Arancione Tiziano Fuoco Che è tutto in Lei."

Una storia che vorrei raccontarti - tredicesima parte

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"Scusa.." La ragazza si spostò da quella posizione e tornò a sedersi diritta, senza staccare la spalla da quella del vecchio. Si voltò a guardarlo, per accorgersi che lui la fissava a sua volta. Gli sorrise. Dietro le lenti gli occhi dell'uomo si erano fatti piccoli, studiosi. Colsero in un istante il luccichio, bè afferrarono il movimento, semplice e repentino. La luce del lampione stava battendo su qualcosa. Il vecchio voleva capire a tutti i costi, cercare una pista giusta nella sua memoria ballerina. Superare la fatica del ricordo, quando l'età è un ostacolo troppo difficile. "Ti ho cercato perché è passato tanto tempo e ne sentivo il bisogno. Ora sono libera." Appoggiò il mento sulle mani, sentendosi improvvisamente vuota. Lo sguardo del vecchio era perplesso. Lei era forza e delicatezza, era un'esplosione di riccioli, era profumo di sabbia di mare, era un ricordo che non si lasciava prendere. "Aiutami a capire, perché da solo non

Una storia che vorrei raccontarti - nona parte

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Il vecchio asciugò la lacrima. Sapeva che lei aveva visto la sua difficoltà. Sentiva, posati sulla sua anima, quegli occhi verdi. Grandi, curiosi, allegri. Lo scrutavano ad ogni respiro. "Le tue domande. Sembri custodirle da tanto tempo." La ragazza chiuse un po'gli occhi e il vecchio percepì la sua esitazione, ma rimase in silenzio. "Forse è così..." Rispose. "Sono uscite all'improvviso, quando non me lo aspettavo. Credo di averle avute dentro da sempre." Sospirò. "Quasi sempre." Il vecchio fissò la ragazza. "Cosa intendi dire?" Chiese aggrottando la fronte. Il tempo, si dice, è galantuomo. Era ora, forse, che intervenisse a sistemare ogni cosa. Entrambi sapevano che nulla di quanto detto era superfluo, che tutto stava uscendo così come doveva. Senza timori né filtri. Il vecchio si massaggiò il collo,  come quando si preparava a dire qualcosa di importante. La ragazza si alzò in piedi. Abbracciandosi, cercò