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Seduto sul ramo

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"Ho voglia di star seduto su di un ramo ed osservare panorami nuovi."

Occhi curiosi

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Ci sono persone che incontri quasi per sbaglio, le incontri di sfuggita mentre lavori ma ti rimangono dentro. E puoi parlarci un minuto, un'ora che le parole non cadono nel vuoto. Rimangono perché sono cariche di entusiasmo, di gioia di vivere, cariche dei vent'anni che tu non hai più. Hanno l'entusiasmo degli occhi scuri, allegri, curiosi e vispi, che i giovani dovrebbero sempre avere e che tu vorresti vedere negli occhi dei tuoi figli. Hanno quella tranquillità e curiosità che appena li vedi sorridi e inizi discorsi che spaziano dal Perù, a Bologna e arrivano ai vigneti in Bretagna. E pensi che è un bene avere una generazione con questo entusiasmo. "Il mondo è il tuo mondo, tutto intero senza confini, senza limiti. È un libro sempre aperto con intere pagine da leggere e studiare, e da osservare. Colori che cambi, indossi e sorridi, curiosa. Coi tuoi occhi, che sono scuri e curiosi."

Cuori

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Cuori. Ci sono cuori grandi, cuori freddi, in bianco e nero e quelli caldi, a tanti colori. Sono cuori che sussultano, saltano e ti fanno saltare. Hai voglia di sentire quel battuto, quel "rumore" per ore, solo per dire che "adesso va bene". Hai voglia di avere un cuore a colori anche tu, guardandone un altro, che ogni tanto sussulta, si agita agita ma non perde mai i colori. "Ci sono cuori che battono più forte, che nel silenzio bussano e diffondono uno, due, tre battiti, suoni. Sono cuori grandi, che li puoi toccare, stringere, sentire. Sono cuori a colori,  fatti apposta per fare rumore, quel rumore che se anche sei lontano senti, ascolti, ti fa dormire, sussurrare. Sono suoni, battiti che corrono veloci, come vento che li spinge. Devi appoggiarci sopra una mano per sentire la velocità di quel suono. Ci sono cuori con dentro una musica che aumenta il ritmo per suonare più forte, per arrivare più lontana, che la senti, sospiri, respiri, sussurri e ti quieti. ...

La barca di carta

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La barca di carta, un foglio di carta che pieghi, ripieghi e tendi con le dita.  Una mano di bambino che spinge leggera la barchetta di carta e gli occhi che si aprono, grandi, come salpare alla conquista del mondo. "Ci sediamo sul bordo, guardiamo la superficie dell'acqua Metto una mano in tasca, estraggo un foglio e lo piego, lo piego di nuovo e una volta ancora. Mi guardi, sorridi, ti guardo, sorrido. Lascio andare la barca di carta sull'acqua, siamo pronti per fare il giro del mondo."

Domani è il dopodomani

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Ad un certo punto la vita ti sorprende, ti sorprende nel mezzo di un anno fin lì disastroso. Ti trovi ad osservare gesti, piccoli ed infinitamente grandi, che non pensavi più di poter ricevere e il cammino verso casa inizia proprio da queste cose. Arriva lei, che sorride coperta dal berretto invernale, che saluta e mi dice "che domani è il dopodomani", che all'improvviso prepara la tavola, la nostra, e ti fa mangiare bene, ti prepara la torta e il pane, impastando dalla sera prima così a pranzo è caldo e croccante. Lei che stira tutto e mette tutto in ordine. Lei che ha gli occhi grandi, felici. Come i miei quando la guardo.

La foto

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Guardi lo scatto fatto al mattino, lo osservi in ogni dettaglio perché per un pò quello scatto ti terrà compagnia, ti parlerà. Ti parlerà di lei e poi di voi, che siete diventati due così, all'improvviso, quasi senza chiederlo, semplicemente intrecciando sguardi e silenzi. E guardi lo scatto, ti piace, ti piace il soggetto, lei e la foto è bella perché sono suoi gli occhi che l'hanno immortalata. "Scatto una foto, la tengo per me. La guardo, la sento, la stringo fra le mani; è viva, ha un suo profumo, un suono, definiti, precisi. Hanno il sapore di qualcosa di inaspettato, un regalo di Natale quando Natale non è."

Matite, pastelli, quaderni

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Un viaggio breve o lungo che sia comporta sempre piccoli attimi di distacco. E il distacco, piccolo o grande che sia fa nascere un ricordo, che diventa disegno. "Nel viaggio che fai ricordati di non scordare matite, pastelli, quaderni lei."