Come una cartolina d'altri tempi, non viaggiata solo vissuta, giorno dopo giorno. Giorno dopo giorno anche in un giorno di nebbia che pare un altro tempo.
Io che scrivo le parole che so quelle che conosco quelle piccole che colorano frasi, momenti. Discorsi. Le parole che cucio assieme per dare un sorriso o uno sguardo, creare nuovi spazi.
Vorrei dirti che sono bravo a ballare ma sono simile ad un orso sulla pista del circo che si muove in imbarazzo mentre cerca applausi lontani. Ti stringo allora e mi faccio portare dove la musica ci porta.
C'è uno spazio di tempo piccolo. Uno spazio in cui la luce entra delicata quasi chiedendo il permesso. Lascia scoprire a poco a poco un pino un po' storto un tetto rosso che ospita piccioni pigri la neve sulle montagne che a vederle così sembrano un poster. C'è uno spazio di tempo piccolo.
È un tetto dal cuore d'acciaio. Il tetto che vedi due volte, quando parti e quando arrivi. Un tetto d'acciaio che protegge dal tempo che passa E con il tempo che passa rimane a braccetto perché l'acciaio e il disegno rimangono invariati.