Zena, per me.

La città del cuore, quella scoperta quasi all'improvviso, di fretta, che da subito ti conquista coi sapori, profumi, linguaggi, panorami.
Cibo e anche lavoro.
Un felice amarcord riporta a galla un sentimento che non ti ha mai lasciato.

"Sei la mia città, quella nascosta,
l'amante giovane che è diventata matura.
Sei la mia città,
mi conquisti
ogni volta che torno, che non c'è nulla
di più bello.
E ogni volta torno
al giorno in cui ti ho scoperta la prima volta 
con tutta la tua luce a strapiombo sul mare
e ti ho scoperta,
giovane e amante.
Cercavo una città che mi nascondesse
la sua anima
che non fosse facile scoprire,
toccarla con mano.
Sentire l'umido dei muri salati
bagnare i vicoli bui.
Ti ho seguito come donna capricciosa per gli stessi vicoli bui,
arrivando al tuo cuore & al tuo mare.
Quel mare che è luce, riflesso e vento;
che ti sta davanti e ti protegge.
Sei la mia città,
un po' meticcia
un po' randagia
per i tanti cuori che ti abitano.
Cuori che battono,
fanno rumore come il  traffico 
di sopraelevate in cemento
che entrano nelle case come ospite quotidiano.
Sei come il vento che ti agita,
innervosisce,
trasforma una frase in mugugno
e un mugugno in un bicchiere di bianco
all'ombra di pennacchi di fumo.
Sei la città che amo guardare,
fermare lo sguardo sul porto al tramonto,
col sole che si allunga e ti abbraccia
e mi abbracci
e ritorniamo amanti
che disegnano ombre sui muri nei cattivo
prima di sparire verso lo stesso mare.
E parliamo io e te,
sulle piazze e sui viali,
anche se sono due lingue lontane.
Anche ora che sono invecchiato
rimango per te
l'amante della mia gioventù
che scende verso di te per vedere com'è il mare.
Come una nave che segue la luce del tuo faro,
il più grande."

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