G & M

Sono momenti veloci, intimi, intensi, chiusi fra due attimi: l'inizio e la fine.
Uno Yin ed uno Yang col cuore impazzito, impossibile da gestire.
Sono momenti che sono morbidi, come è morbida lei, sopra le lenzuola, sotto i portici della città, che è vecchia ma è nuova, tutta per noi due.
La rivedo nei pensieri lungo più di venti anni, ogni volta che la incrocio, il ricordo  mi bussa e non posso non aprire, anche se da qui è difficile e fa male.
La rivedo adesso, mi rivedo coi capelli bianchi che cammino ancora per la città, che è più o meno come ma ricordo.
Cambiano i dettagli, particolari che si fanno ora grandi ora piccoli, a seconda dell'intensità con cui il ricordo sale.
Sotto gli stessi portici, seduto allo stesso caffè sento le mie labbra col suo sapore, il torpore che scivola dal cuore alle punte delle dita.
La rivedo, me la immagino nuda, nello stesso letto ad osservare l'alba che arrivava.
Sento il sapore della sua voce; tengo le mani in tasca mentre osservo il ponte, per ricordarlo meglio, una volta a casa, che rientro e lei non c'è più, di nuovo.
È uno Yin e uno Yang erotico, tutto quello che lei riesce a fare uscire da me. Ora come allora. Ha il profumo della passione che è rimasta la stessa lungo tutte le curve degli anni.
Ha il colore scuro di un tatuaggio che bacio sulla spalla.
Fra andate e ritorni, e ritorni nuovamente, sento sempre lei, fra le piazze
Si riparte.
I ponti, i portici, le stazioni ferroviarie infine.


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