Nicol, che osserva il mare

"Dai, scriviamo una storia a quattro mani, uno di quelle che quando le leggi ti senti travolto.

La scriviamo io e te."
Proviamo a cominciare.

"Nicol osserva il mare.
Seduta sulla sabbia nascosta sotto un cappello di paglia a falde larghe, arancione come il sole all'ora del tramonto.
Preferisce osservarlo in quel momento che il sole è ancora caldo ma non brucia più sulla pelle; all'ora in cui la spiaggia non è più affollata, gli ombrelloni si chiudono e in lontananza rimangono solo i suoni e i rumori degli addetti spiaggia.
Si perde in qualche pensiero lontano oltre l'orizzonte, oltre il punto scuro immobile che nasconde in realtà una di quelle grandi navi che trasportano gas. Sono più di una, sono immobili, apparentemente pigre.
Sembrano appoggiate sulla linea dell'orizzonte.
Di fronte alla tranquillità di quest'isola sottile ed allungata che divide Venezia dall'Adriatico c'è un discreto via vai di imbarcazioni anche da diporto. Qualche vela, più spesso si sente il ronzio di un motoscafo 
Nicol è distesa sul suo asciugamano, grande il doppio di un normale telo da mare."

Idee, un inizio inviato via mail in attesa. Di tante cose.

Storie minime di vita quotidiana - blog

Commenti

Post popolari in questo blog