A mani alzate

Ci sono momenti, piccoli o grandi, che aspetti per un tempo lunghissimo, istanti che a volte ti ritrovi a pensare un po'più intensamente di altri, come se tutto quello che c'è stato e che è passato non fosse in realtà, mai passato. In fondo è così, per una piccola parte. Rincorri l'abbraccio, il profumo, il sapore di quel che c'è stato. E al culmine di tutto quell'istante così lungo, capisci che il momento è bello, è prezioso e non puoi rovinarlo ancora e per la prima volta ti fermi e alzi le mani.

"C'è ancora lo stesso profumo sulla tua pelle,
i ricordi li ho stretti fra le mani da quando
ha iniziato a piovere.
È il profumo di Marocco, di olio e crema,
di pelle su altra pelle.
Eravamo noi, nelle foto, dentro un letto...
io ad osservarti a fare il caffè,
con le labbra che hanno il tuo profumo.
Poi ha piovuto e nella pioggia ho perso la strada,
mi sono fermato e ho chiuso gli occhi.
Il risveglio è stato grigio e lontano 
e quando non ci pensavo più
ho sentito nuovamente il profumo di Marocco...
eri tu, ma con più tempo fra di noi,
con ferite da guarire e affetti da gestire.
Ho provato ancora ad annusare il tuo profumo 
ma ...
ho alzato le mani che la pioggia si è fermata
e tu ora sei un pensiero colorato."


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