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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Silenzio

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Quarantena. Isolamento. Virus. Parole già nostre, presenti nel nostro vocabolario ma per lo più inutilizzate; ora sono nel nostro personale ordine del giorno. Ci siamo scontrati con una realtà che pesa come un masso e abbiamo rispolverato termini scientici, duri, crudeli, paurosi. È il mondo che soffre e che ora è in ginocchio. L'Italia come l'Europa, gli Usa, l'Africa. Tutto il mondo, industrializzato o no che sia. Il coronavirus ci ha costretti a cambiare il nostro quotidiano e al silenzio. Un silenzio che opprime e sorprendente. Un silenzio che apre mille scenari. "Scrivo sul bordo del silenzio; osservo il lato opposto al mio, è tutto ovattato, quasi fosse un acquerello, definito ma incerto. Scrivo sul bordo del silenzio, dove adesso tutti fa rumore, anche un pensiero piccolo. È una nuova abitudine, strana ed incerta."

I Campi di Venezia

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Una passeggiata, semplicemente una passeggiata, osservando. Cosa? La Storia e i ricordi tutti attorno a te. Ricordi si, tanti e lontani, che si mescolano a quelli nuovi. Una passeggiata, una cosa semplice, di routine, bella. A Venezia, come un tempo. "Vorrei starmene ancora disteso a guardare il cielo che si muove, su uno qualsiasi dei Campi di Venezia, respirare l'odore del mare che tocca i muri quando alza la testa, guardare di traverso  i colori veneziani  che mi osservano dalle finestre. Osservano la mia ombra distesa sotto di me dentro uno qualunque dei Campi di Venezia."