Il Signor G e l'ombrello
Ci sono oggetti che coinvolgono molto più di quanto dicano in realtà.
Come un ombrello ad esempio.
L'ombrello lo cerchi quando piove, quando un acquazzone ti coglie all'improvviso e vivendo in Friuli, non esattamente la più asciutta delle regioni, al signor G capitava spesso di venderne. Anche uno dopo l'altro, continuamente, se le giornate lo necessitavano. Capitava spesso come detto, e spesso da dietro gli occhiali da miope il signor G una battuta a chi lo acquistava la faceva sempre.
Indole.
Carattere.
Modo di fare. Nulla di eclatante in fondo.
Un modo come un altro per lavorare con le persone senza essere ingessati e immobili.
Nella ressa degli acquisti un giorno particolare il signor G osservò un acquisto più di un altro.
Il caso, i particolari. Chissà.
Al signor G in quel momento capitò un ombrello più colorato di altri. Lo osservò.
Chi entra in un giorno di pioggia a comperare un ombrello può volere solo quello, nient'altro. A volte.
Può capitare che le parole si attacchino agli scontrini.
E il signor G perse un po'la ragione.
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