Il Signor G e la scrittura
Lo scrivere.
Pensieri, frasi, racconti. Qualsiasi cosa rappresenti un insieme di parole e punteggiatura. Concetti. Il signor G adorava farlo. Da sempre.
Era un modo per comunicare, per vincere la timidezza che a dispetto del fisico, della stazza, era ben marcata in lui, soprattutto negli anni "obesi"della sua adolescenza.
E delle vicissitudini a margine della propria vita.
La cura?
"Scrivi. Scrivi tutto quel che pensi."
Un consiglio lontano nel tempo ma ben radicato nel signor G, che forse non aveva nessuna intenzione di lasciare andare via.
Scrivere, su qualsiasi cosa a disposizione, su ogni cosa passasse per la propria vita.
Non a tutti piaceva questo aspetto del signor G, anzi, spesso portava allo scontro, all'incomprensione e allo scontro, all'insulto.
E il signor G si è sempre limitato a prendere atto e fare spallucce, annotando ogni cosa nel suo fidato quaderno rosso.
Cosa scrive il signor G?
Scriveva di se stesso, della propria vita, dei propri sentimenti.
Appunti, pensieri, punti di vista.
Sentimenti.
Cazzate, anche.
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