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Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

Ali di farfalla

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Alla mamma piaceva la bicicletta, le lunghe escursioni in riva al fiume e le farfalle, quelle blu cobalto. Da piccolo non capivo, ora si; ora che la mamma non c'è più quelle piccole cose mancano più del previsto. "Sulla schiena mi cucio due ali di farfalla; le cucio piano, per non sentire dolore e provare a volare. Chiudo gli occhi e rivedo, non ripenso, rivedo, ora come allora io e te, tu davanti a me. I capelli lunghi li hai lasciati liberi  sotto il capellino. Muove svelto le mie gambe, sono piccole ma sono forti. Voglio solo avvicinarmi, non superarti, voglio starti vicino. Se mi metto dietro di te sento più forte il tuo profumo; sa di fiori e primavera. È lo stesso profumo del tuo sorriso. Il ricordo lo disegno, a penna così non posso sbagliare. Lo tengo fra le dita anche ora, mentre inizio a muovere le ali."

Zena, per me.

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La città del cuore, quella scoperta quasi all'improvviso, di fretta, che da subito ti conquista coi sapori, profumi, linguaggi, panorami. Cibo e anche lavoro. Un felice amarcord riporta a galla un sentimento che non ti ha mai lasciato. "Sei la mia città, quella nascosta, l'amante giovane che è diventata matura. Sei la mia città, mi conquisti ogni volta che torno, che non c'è nulla di più bello. E ogni volta torno al giorno in cui ti ho scoperta la prima volta  con tutta la tua luce a strapiombo sul mare e ti ho scoperta, giovane e amante. Cercavo una città che mi nascondesse la sua anima che non fosse facile scoprire, toccarla con mano. Sentire l'umido dei muri salati bagnare i vicoli bui. Ti ho seguito come donna capricciosa per gli stessi vicoli bui, arrivando al tuo cuore & al tuo mare. Quel mare che è luce, riflesso e vento; che ti sta davanti e ti protegge. Sei la mia città, un po' meticcia un po' randagia per i tanti cuori che ti abitano. Cuori ch

Vorrei un'età che non ho più

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Tanti vorrei, senza certezze; un senso di crepuscolare nostalgia per il passato, rotolato così lontano dal presente da avere i contorni meno nitidi e i desideri più forti. Sono simili a tormenti, regolari, che seguono una loro ipotetica marea e tornano quando non te lo aspetti. "Vorrei che tu fossi vera, per una notte soltanto vorrei non fossi dentro un pensiero che si muove nella mia testa. Vorrei che la mia età fosse la stessa dei miei ricordi, che il mondo attorno a noi fosse leggero e nuovo, come lo era allora. Vorrei ancora avere qualcosa di tuo  da guardare quando piove, che fossi vera  in mezzo a pensieri finti. Vorrei avere un'età che non ho più."

Un velo, di notte

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La notte porta con sé qualche consiglio, sempre. A volte ti lascia uno strascico più lungo che ti costringe a ripensare, altre volte invece è solo un flash che arriva e passa via, lasciando tutto alle spalle. Velato. "Della notte cosa rimane? Un giro a vuoto, scalciando lattine. La nebbia che sale piano chiude la strada alle mie spalle."