Storie Minime di Vita Quotidiana

"Provo a raccontarti una storia: c'è un uomo che guarda il mare. Perché il mare, mi chiederai; perché il mare si muove,  sempre, anche quando a te non sembra. Ha i suoi ritmi, i suoi sensi, i suoi colori. Ha maree potenti che lo agitano, appena sotto la superficie. Perché il mare? L'uomo guarda il mare, per imparare. Imparare cosa, mi chiederai; imparare che nulla è come sembra."

"Ho un nome comune, composto. Una vita complessa, composta. Da tante sfumature, a volte da rancore, altre da pennellate di necessaria leggerezza. Una vita come il nome, composti entrambi da più parti, le risate, i sorrisi, i ricordi, notti bianche in attesa dei colori. L'adesso, il momento, una fitta, pensieri. Sfumature, composte."

"Il sole che sale, è lenta l'attesa, fra le canne e l'acqua, della primavera in arrivo."

"Il tempo passato, dietro i muri ad osservare, ad aspettare, il giorno che verrà, quello del caldo, dei sorrisi, del mare davanti."

"L'ora del tramonto, quella più bella, quella in cui tutto diventa blu, e il sole è un'ultima pennellata rossa."

"Siamo alberi che danzano; dentro il blu dello sfondo è una notte luminosa, piena di luce anche se scura."

"Abbracciami, sono qui, sono davanti a te. Abbracciami."

"L' albero cinge con un braccio le spalle della casa, con un gesto amico che protegge. Cresciuto negli anni, vicino, mai lontano. Assieme, ecco."

"Così come sono, a volte grigio, a volte colorato, perso in pensieri non sempre recenti. A cavallo del tempo, cercando un filo rosso che li annodi. Un mosaico di parole, immagini, profumi. Così come sono, a volte grigio, a volte colorato."

"Se hai bisogno di me, io sono vicino a te. Tu mi chiami, mi scrivi e anche se lavoro, io corro." Gli occhi pesanti, arrossati mentre parlo. Il momento prima o poi doveva arrivare. Lui mi guarda sereno, né serio, né preoccupato. Mi guarda sereno. È una reazione che non mi sorprende; era preparato. "Lo so, mi devi solo dire dove vai ad abitare, così so esattamente quanto distante sei." La dista, in metri. In metri per misurare quanto siamo vicini, non distanti. E anche se sono tanti non è importante. "Abito appena dopo quel cartello stradale." Limite fra due comuni, il mio e il suo. Lo guarda. È contento della risposta. "Ma non è questo che conta sai? Tu sei qui, dentro. Non sarai mai lontano." Mi guarda mentre poso la mia mano sul cuore. Sorride. "Anche tu."

"Penso alla fatica per arrivare quassù, penso alla strada percorsa per fermarmi qui. Penso al tempo passato, per il risultato ottenuto. Guardo e penso a quanto è bello il mondo alla fine del viaggio."

"È notte appena sveglia, una luna grande come il cielo, accende ombre, alberi, luci. È notte, di luna. Una luna grande."

"Mi piace guardare fra le mura, le volte e i porticati, colori diversi, pietre, intonaco, palazzi e storie. Una dentro l'altro."

"Ti racconto una storia tiro i dadi li guardo invento il racconto. Lo vivo "

"Ricordi di vecchie giornate, lontane, antiche. Giornate."

"Vorrei, si vorrei, fermarmi su un pontile, anche se piove,  se il cielo è grigio e l'aria è fredda. Vorrei, osservare, la riva opposta con la pioggia che la bagna. Vorrei, lo stesso pontile di quando eri bambino adesso che ho occhi da adulto."

"Cammino fino alla cima, un passo dopo l'altro, seguo le stelle appese al cielo sopra di me. Mi fanno compagnia, le guardi brillare. Le seguo."

"Abbasso lo sguardo, guardo il cielo  che si riflette, una nuvola che passa , saluta lontana."

"Un casale, un ricordo del tempo, appoggiato sul mare. Osservando il cielo."

"A volte osservo quel tempo che fatica a tornare. Esco dal mio bosco e aspetto."

Devi provare sempre a resistere  quando tutto attorno a te è freddo, rischioso. Devi provare sempre.