Storie Minime di Vita Quotidiana

Uno scorcio, un'inquadratura veloce. Lo scatto di tutto quel che c'è  da vedere e da ascoltare. Oggi col sole, domani se piove. Uno scorcio che è  piccolo compendio di città.

A tavola, quando si è più rilassati, quando ci si guarda occhi negli occhi sorridendo. E i sorrisi sono veri e genuini, privi di pensieri negativi. Tutto riesce per il meglio. A tavola ho sempre trovato storie da raccontare, sentimenti da provare, non sempre positivi è vero, piccole e grandi parti del puzzle che ha composto la mia vita. A tavola i tempi si dilatano, si allungano che non c'è fretta di finire. Si allungano e si stendono, si ammorbidiscono, si condividono. Battiti - book ed ebook https://www.ivvi.it/product/battiti-ebook/ Dentro la nebbia cosa c'è - book ed ebook https://www.ivvi.it/product/dentro-la-nebbia-cosa-c-e-ebook/

Aver voglia di fare colazione, aver voglia di trovarla pronta; un bar, un caffé per l'esattezza, un bloc notes su smartphone aperto sul tavolino. Appunti da correggere prima di mandare la consueta mail. Sei in una città che non conosci e ti piace, la sensazione di nuovo e la città stessa.  Ordini la colazione che più ti ha colpito l'occhio, che più ti riporta indietro con i ricordi; ti riporta fra le pagine del libro che stai scrivendo.  Pane, burro e marmellata ha il sapore della colazione della mamma, della marmellata fatta in casa e del pane caldo. Osservi gli appunti, assapori il boccone più a lungo possibile, torni un attimo soltanto ai tuoi anni di bambino, il caffelatte e la fetta di pane. Colazione e ricordi. Dentro la nebbia cosa c'è - book ed ebook https://www.ivvi.it/product/dentro-la-nebbia-cosa-c-e-ebook/ Battiti - book ed ebook https://www.ivvi.it/product/battiti-ebook/

Una voglia incredibile di andare, aprire un libro, un giornale, con carta e penna o Smartphone che oggi è più semplice. La voglia di iniziare un viaggio, l'ennesimo per scoprire ancora un po' come è fatto il mondo, come si spostano le cose attorno. La voglia di toccare il mondo attorno attraverso parole, disegni, pensieri, a tutta velocità. https://lapennaeilcuore.blogspot.com/?m=1

"Dai, scriviamo una storia a quattro mani, uno di quelle che quando le leggi ti senti travolto. La scriviamo io e te." Proviamo a cominciare. "Nicol osserva il mare. Seduta sulla sabbia nascosta sotto un cappello di paglia a falde larghe, arancione come il sole all'ora del tramonto. Preferisce osservarlo in quel momento che il sole è ancora caldo ma non brucia più sulla pelle; all'ora in cui la spiaggia non è più affollata, gli ombrelloni si chiudono e in lontananza rimangono solo i suoni e i rumori degli addetti spiaggia. Si perde in qualche pensiero lontano oltre l'orizzonte, oltre il punto scuro immobile che nasconde in realtà una di quelle grandi navi che trasportano gas. Sono più di una, sono immobili, apparentemente pigre. Sembrano appoggiate sulla linea dell'orizzonte. Di fronte alla tranquillità di quest'isola sottile ed allungata che divide Venezia dall'Adriatico c'è un discreto via vai di imbarcazioni anche da diporto. Qualche vela, ...

C'è stato un periodo lungo un anno della mia vita in cui tutto sembrava difficile, irraggiungibile, complicato. In cui da uomo mi sentivo vuoto, perso. Il lavoro, mancava. E senza lavoro non mi sono mai sentito completo, utile. Ho scritto, osservato, fotografo tanto, altrettanto mi sono arrabbiato, ho urlato. E una volta finito ho ricominciato a scrivere. Io che stringo i pugni li tengo fermi dentro le tasche E stringo forte le mie ambizioni  che non volino via Un po' santo Un po' matto Costruisco aquiloni Per quando non c'è vento  che volare non è facile Vado avanti a passi svelti che passa più veloce il tempo Non gli ostacoli  che sono sempre nuovi. Storie mini e di vita quotidiana - blog https://storieminimedivitaquotidiana.blogspot.com/?m=1  

A volte essere padre non è facile, è difficile, faticoso. Lo è di più quando divorzio, quando devi star lontano. C'è un modo per non farsi abbattere dallo sconforto: ottimizzare tutti i momenti insieme, ogni secondo ogni viaggio anche se sono solo cinque minuti. Il mattino è già sulla porta ci aspetta. Abbiamo ritagliato dal calendario  il tempo per noi. Ci sono tante cose da fare da raccontare e tu mi parli anche ora. Di quello che fai e mi fa star bene con un sorriso ed una smorfia. Io e te ci sediamo vicini che la gente ci guarda. E mi racconti una storia e io ti ascolto. https://storieminimedivitaquotidiana.blogspot.com/?m=1

Scrivere qualcosa, qualsiasi cosa assomiglia un po' ad un gioco ad incastro. Si tratta di individuare uno spazio definito entro cui sistemare le cose, i pensieri, le parole, le linee temporali, come un cubo magico. Lo spazio che hai definito per il tuo lavoro apparentemente sembra pronto, disponibile, facile da riempire ma poi il tempo ne cadenza i riempimenti, gli spostamenti. Una frase che non si incastra bene con quella precedente, una rima che stona, una foto che potrebbe spiegare più delle parole. E a volte quel cubo lo devi smontare, togliendo solo un pezzo, spostandone uno più piccolo.  E ricominci ma ricominciare non è mai male perché facendolo riesci a vedere lo spazio da un nuovo punto di vista, altri dettagli che emergono e che possono servire. E' uno spazio in movimento, un gioco ad incastro che completerai quasi inconsapevolmente solo alla fine, al momento dell'ultima riga, dell'ultimo punto. La penna e il cuore - blog https://lapennaeilcuore.blogspot.com/?...

Ti accorgi che alcuni ricordi, alcuni dettagli rimangono uguali nonostante il tempo provi a cambiare i contorni e gli stessi dettagli. Ti accorgi che una tela bianca racchiude tanto di quello che lei ha significato in quel preciso momento della tua vita e che ad occhi chiusi lei sulla tela saresti ancora in grado di disegnarla. Ho una tela nuova. Bianca e grande. Deve contenere tutto quello che ricordo di te. Ho una tela pulita. Come pelle delicata... Passo veloce il pennello, disegno un arco scuro, armonioso... Restano sulla tela rilievi rotondi, morbidi; è tutto quel che ricordo di te. https://storieminimedivitaquotidiana.blogspot.com/?m=1

A fine giornata  un sospiro, un respiro. Si passa la spugna, si levano le tovaglie. C'è l'odore del legno,  dei tavoli colorati, della cucina che chiudere  che il giorno è passato. A fine giornata, le sedie si rovesciano sui tavoli, si spengono le luci. 1

Partiamo. Un viaggio dall'altra parte del mondo. Un giorno al mare, uno in montagna. Non importa. Partiamo. Ci serve un bosco, degli alberi, poche cose nella valigia, la sabbia e l'acqua, il profumo di cocco. Partiamo. È tutto quel che serve.

Il mattino è sempre pigro, ha ritmi a se stanti indipendente dal resto della giornata. Mi fermo ad osservare, pigro a mia volta, una vetrata, un vetri, un riflesso. Garrisce pigra pure una bandiera, tricolore appeso di qualche festa passata. Il mattino è sempre pigro.

Il dolce, la domenica mattina. Come prima, come allora. Quando mi chiedevi di passarti qualsiasi cosa ti servisse. Il dolce, la domenica mattina, lo zucchero e il caffè  e il profumo che non va più via.

Fermo, col respiro al minimo Supino ad osservare un cielo finto. Mi concentro sulla foto di una nuvola, cerco di capire a quante forme posso legarla. Fermo, devo concentrarmi su quello che vedo. Rumori ovattati, il macchinario si muove in autonomia. Sotto il cielo finto colgo luci, colorate, annebbiate. Fermo, devo solo aspettare e dare nuove forme al cielo finto che mi sovrasta.

L'attesa è fatta di mille istanti, frammenti di tempo come granelli di sabbia. Frammenti di immagini  del tempo che passa lento. Un tempo scandito da piccole cose, sorrisi, lacrime, applausi il sole che passa, la sera che giunge. Mille istanti, mille frammenti che compongono l'attesa.

Pensa se una mattina nevica fiocchi gelidii e piccoli di mille colori diversi Pensa che bello inseguirli  aspettare che cadano  per vedere se davvero  non fanno rumore  ma solo colore.

Il sorriso è  un piatto di fragole un goccio solo di limone e passarti il cucchiaio dopo ogni assaggio  sfiorandoti la mano e far finta di no. Il sorriso è un passaggio semplice quotidiano.

Mi sento immobile anche se mi sforzo di spostarmi. Mi sento fermo anche se provo ad agitarmi  se provo ad allungare  gambe e braccia  e collo. Immobile come sopra un ripiano una mensola  in vetrina da una vita. Immobile. Storie mini e di vita quotidiana - blog https://storieminimedivitaquotidiana.blogspot.com/?m=1