Di quel che resta

Un periodo naïf, di vuoto delle idee, delle tasche, di freddo nelle osse e attorno. Di incertezza e di cocci da riparare. Un periodo da chiudere in fretta nel cassetto, senza resoconti, senza rendersi conto di niente. Solo con la gran voglia di scrollarsi via tutto.

"di quel che resta magari sorridi
sorridi amaro che il tempo è passato
Un giorno dopo l'altro
senti che hai perso
qualcosa di te
e non è rimasto nulla
Solo voci che sono metalliche
e fanno tremare
Di quel che resta trema l'ombra
e pelle
e ci sono voci
che fanno domande...
ma se frughi nelle tasche non c'è nulla
che valga la pena rischiare...
Di quel che resta
hai solo cocci e pezzi
e anche se sposti la nebbia
il velo rimane a coprire
e sorridi perchè lo devi fare
per andare
andare incontro al tuo destino...
che l'anno è alle spalle
e ne vedi solo l'ombra
e fa male non riuscire a scuotere l'albero...
Di quel che resta
non resta nulla..."

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