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Visualizzazione dei post da agosto, 2016

Figlio di...

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Un pò alla volta si sente il bisogno di tornare alle proprie origini, quando proprio le tue origini ti mancano di più. Le cose piccole, quelle umili che ti hanno fatto crescere. "Voglio essere figlio di un cane figlio di un re figlio di un contadino che zappa la terra di un re Fare il vino pestando l'uva Con una vigna che non cresce Voglio fare finta di recitare un ruolo che non va Voglio essere figlio di una nebbia che non va più via ...come l'umidità che si attacca addosso E conto di cantare le canzoni che ho scritto male Voglio essere figlio di un marinaio che attracca in ogni porto portandomi via qualcosa... qui e là... Dove c'è l'inizio e poi la fine Figlio di un cane che annusa la strada per non perderla nel tempo e contar le stelle... una dopo l'altra."

Come olio sull'acqua

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Si prova a stare in piedi, nonostante tutt o e tutti, nonostante la luna che regol a la tua marea sia lì ad un passo soltanto. Galleggi, rimani lì senza poter far nulla. "questa vita qua è densa come olio che galleggia sull'acqua... vuole andare giù e perdersi ma è fisica e chimica e galleggia come una boa che galleggia mentre il mare sale e scende come marea che aspetta la luna per muoversi."

Sorrido

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Sorridere sempre. Per andare avanti, magari vedendo e vivendo la vita degli altri. Ci sono felicità che si spezzano, che devi ritrovare. Ci sono person e che guardi perchè è in realtà tutto quello che vuoi. E c' è sempre il cuore che batte per andare avanti, verso un posto migliore, anche quando il mentire non lascia via di fuga. "Sorrido che la vita va per il verso giusto Di quello che puoi leggere Di tutto quello che puoi vedere E racconta la vita degli altri Mai la tua Quello che dicono Quello che pensano Quello che ridono E tu vivi riflettendo il suo sorriso Pensando a tutte le volte che... La tua felicità ha visto spezzarsi il filo Di lei che ha ragione Di lei che la guardo e la vedo Con gli occhi pesanti distanti E mi chiedo Se basta ancora il mio sorriso A far pace con la sua vita Col suo cuore E se sapesse come ribollo dentro E le sorrido Sempre Che non ho altro da fare."

Di quel che resta

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Un periodo naïf , di vuoto delle idee, delle tasche, di freddo nelle osse e attorno. Di incertezza e di cocci da riparare. Un periodo da chiudere in fretta nel cassetto, senza resoconti, senza rendersi conto di niente. Solo con la gran voglia di scrollarsi via tutto. "di quel che resta magari sorridi sorridi amaro che il tempo è passato Un giorno dopo l'altro senti che hai perso qualcosa di te e non è rimasto nulla Solo voci che sono metalliche e fanno tremare Di quel che resta trema l'ombra e pelle e ci sono voci che fanno domande... ma se frughi nelle tasche non c'è nulla che valga la pena rischiare... Di quel che resta hai solo cocci e pezzi e anche se sposti la nebbia il velo rimane a coprire e sorridi perchè lo devi fare per andare andare incontro al tuo destino... che l'anno è alle spalle e ne vedi solo l'ombra e fa male non riuscire a scuotere l'albero... Di quel che resta non resta nulla..."

Un regalo da scartare

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Istantanea dei momenti belli vissuti in famiglia..il pretesto è il Natale, ma tutte le feste in famiglia lasciano dentro il ricordo bello e caldo di qualcosa vissuto insieme. "C'è la tua mano che mi accarezza le lacrime emozionate di una nonna Parliamo e guardiamo Fa caldo... anche se fuori è freddo... E sorridiamo coi bambini sulle ginocchia Un regalo nuovo da scartare e un sorriso da cercare Mani che sistemano biscotti che hanno il tuo profumo Anche qui al caldo."

Il viaggio

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Ci sono tanti modi di viaggiare. La fantasia quando non puoi proprio fare diversamente è quello migliore. Perchè? Non costa nulla. È sempre accesa. Ti porta ovunque. Puoi scegliere se piove o c'è il sole e chi portarti. Viaggi dentro un film, dentro un libro o una canzone. Viaggi e ti porti dietro il souvenir; poesia o quadro, uno schizzo a pennello. Si prova perchè tiene viva la mente. "Provo a sognare Un viaggio lontano Un viaggio coi pennelli Ci riempio tele e fogli Come un viaggiatore da scrivania Che guarda il mondo che corre Che cambia Si ferma E prende forma nella tela Come una macchia che si espande E mi comincia il viaggio Che mi lascia senza fiato E il vento ne asciuga il colore Come alito caldo Come vento sulla spiaggia."

L'impronta del bicchiere

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Ci si trova soli. Soli quando tutto quello che si vuole è ascoltare una parola. Qualsiasi purchè sia per te. Per sorridere, per provare a fare un sorriso e scordare, che c'è sempre qualcosa da scordare. Cerchi quella parola per uscire dalla routine color grigio in cui sei caduto. Scopri che come te ce ne sono altri. Tante solitudini appoggiate ai tavoli, ai banconi di un bar. Quasi tutti alla ricerca di quel motivo in più per sorridere. "Piangendo ho annacquato il vino che sa di sale e mi stordisce i ricordi... Li deforma come liquido che si muove e non li ritrovo più... Non so perchè l'ho versato Non so perchè mi son seduto qui da solo osservo osservo il cerchio umido del bicchiere sul legno del tavolo... È legno scuro come il vino ci sono i segni del tempo sul legno e sulle mie mani... Alzo il bicchiere per un brindisi ai quattro venti... È amaro ma va giù lo stesso non è una novità che quando tutto è troppo dolce diventi ancora più amaro."

È notte principessa

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Il momento è brutto, tremendo e delicato. Perchè è incomprensibile, intollerabile, soggetto ad una legge nebulosa. E l'uomo, il maschio, è qualcosa di meschino, un orco del 2000 che da per scontato l'uso e l'abuso della donna. Di qualsiasi estrazione sociale, razza ed età. La violenza sulle donne è trasversale. L'età non conta. Se la mente maschile è bacata, viziata, la violenza sulla donna sarà garantita. Bisogna dire basta, con le scarpe rosse, alzando la voce anche noi si, anche noi maschi che non siamo tutti mostri. "La principessa aspetta mezzanotte Il cavaliere arriverà Ancora una volta arriverà Col buio che copre i segni Dalla strada fin sulla pelle Color delle rose Color del sangue Una mezzanotte in mezzo a tante Ad aspettare I rumori dietro la porta chiusa Che non c'è chiave Non c'è tempo per pensare Che il principe arriva E il sorriso di principessa si rompe E riga il viso di dolore Che è sordo anche se urla A piena voce Che la n

Quei giorni sbagliati

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Non sempre il risveglio è positivo. Spesso è semplicemente il riannodare il filo lasciato andare durante le poche ore di sonno. Sono giorni che partono male, duri da affrontare. Tutti ne abbiamo e ne abbiamo vissuto qualcuno. " Ci sono giorni in cui pensi che ad alzarti hai sbagliato Quelli in cui il sole entra dal lato sbagliato della finestra E colpisce alla testa Come un pugno Come un sasso Sono giorni sbagliati che non passano mai indolore ma si rafforzano come incolori Riesci solo a vedere come cambia i cielo ...da che parte sono le nuvole... senza scaldarti al sole... È un giorno sbagliato in cui il tuo caleidoscopio ha solo un colore e rifletti solo l'ombra di un sole sbagliato."

Di tempo ne ho

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Il peggiore dei momenti della tu a vita, quello in cui dici sempre più spesso che così non può andare avanti, che così non ce la puoi fare. Il momento in cui perdi il lavoro e ti accorgi che il tempo che hai è tanto, troppo ed inutile. E pure lungo da passare. Cominciano le giornate tutte uguali, con la tv a farti compagnia, coi tg , di tutti i colori come unico terreno di dibattito. Un anno così ti uccide dentro. "Ascolto annoiato un nuovo telegiornale lo ascolto e cambio canale.. un film in bianco e nero... è solo mattina ma passa sullo schermo ed io ho tempo... Il mio tempo è tanto ormai E lei è fuori... La aspetto e guardo il protagonista in bianco e nero muoversi sullo schermo... Mi fermo e penso come uno spot pubblicitario... aspetto il caffè l'odore che ha e guardo il film in bianco e nero... Ha ragione il telegiornale C'è chi lotta e chi si rassegna Io non so da che parte stare In ognuna c'è qualcosa che non va Mi fermo a pensare e guardo a

Lettera

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C'è sempre una lettera ch e vorresti scrivere ma non hai il coraggio di farli perchè sai già da subito che ogni parola scritta ha il suo peso e può fare male. A te ed a lei. E al tempo stesso sai che lei c'è e la distanza che vi separa aumenta ogni giorno che passa. Il solco aumenta e sai che il solco fra di voi è enorme e dall'altra parte non troverai l'aiuto sperato. E ti manca tutto. Gaia. " A rivederti ci ho pensato a lungo come quei pensieri che arrivano improvvisi e non vanno più via... Già, all'improvviso ma di improvviso bon c'è nulla, come il tuo addio. C'è qualcosa che batte e bussa dentro. Ho smarrito la strada per arrivare fino a te... Ed è difficile da spiegare ora, da così lontano. Anche il tempo ci ha portato lontano. Un tempo che so essere passato senza far nulla per cambiare le cose, per accorciare tempi e distanze... E ora che il mondo mi è caduto addosso la fatica mi fa male. E penso al tempo che mi son limitato ad o

Udine...a novembre

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Capita di trovarsi a sera nella città che hai scelto e che ti ha addottato . Capita di vederla malata e in preda a solitudine. Ricordi anni prima quando tutto era luce e folla. Rumori che adesso sono ricordi lontani ed è questo il dispiacere maggiore. Assistere da lontano e impotente allo spegnersi di una città cui devi molto. "É tutto spento oltre le ombre della sera come una città che muore senza luci un fiume che scorre e si nasconde senza inizio e senza fine un viaggio in bicicletta sotto gli olmi quando è autunno... Solo l'asfalto riflette e cambia ogni immagine come pioggia in mille gocce una goccia che corre sul finestrino e osservo le vetrine... Sono buchi neri come orbite senza occhi ...è la vita che scorre via e noi alziamo le mani nonostante tutto... ...incapaci... pedalando in una Udine autunnale il fango si attacca alle ruote pochi passi meno passanti È la vita che scorre via... a Udine ed è novembre."

Un sogno in bianco e nero

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Come nero che non è colore ma l'inizio... Come bianco che non è colore ma l'insieme... "Ho fatto un sogno Un sogno in bianco e nero Nella periferia della città raccoglievo altri sogni. Sogni stropicciati e infranti e lasciati a metà. In mezzo alla via c'era un fuoco che scaldava. Ho provato a contar le mani ma sono finito in un altro sogno... Più bianco Più nero e non avevo il tasto del colore. Potevo solo camminare e incontrare visi volti facce senza conoscerne nessuna. Nessuna che avessi mai visto in nessun altro sogno. Quanto freddo lontano dalla luce e la notte mi sembra sempre più notte... Che strano sogno che ho fatto... Bianco e nero come una foto di quando ero bambino"

Noi che...

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Perchè questo titolo? Perchè noi non ce ne accorgiamo ma viviamo con l'orologio in mano, dipendenti dalle news h24, dal caffè e convinti che l'indifferenza sia forse l'unica qualità che ci faccia vivere in pace. Siamo "noi che...", andiamo avanti giorno dopo giorno con le mani in tasca. "Noi che siamo attenti in prima fila ai tornelli... Noi che dei tornelli non capiamo il perchè... Noi che siamo liberi di sentirci in gabbia... Noi che il caffè la mattina è tutto quel che c'è... E c'è sempre un modo per cominciare qualcosa di nuovo... anche quando cade la neve a giugno e mettiamo il cappotto con l'infradito. Noi che il calcio lo guardiamo dagli schermi e da casa abbiamo solo schemi vincenti. Guardiamo il tiggì che il mondo non ci scappi di mano... Noi che ogni morto, dopo, è un santo e un santo è uno morto per niente... e dalla schermo la voce che ronza e non dice nulla che tanto il risultato non cambia. Abbiamo le mani in tasca e

La Fatica

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A volte capita di provare imbarazzo davanti ad amici, perchè tuo figlio è nato e il loro no e spiegare la tua felicità diventa fatica, fatica fisica e mentale. Quasi sentirsi in colpa. In colpa perchè tu i tuoi figli li vedi poco, e pure male. Così, in silenzio, ti eclissi ed inizi ad evitarli. Eviti sempre il loro sguardo finchè ... finchè ti accorgi che il dolore e l'imbarazzo possono essere messi da parte, sono superati da altri eventi che sono arrivati a scombussolarti l'esistenza. È un passaggio che scopri facile, come parlare con amici. Semplicemente. E pian piano ritrovi gli stessi sorrisi di prima, forse un pò più maturi ma sai che sono loro, esattamente nello stesso posto dove erano dimenticando la fatica fatta per ritrovarli. "Ci sono attimi in cui ho pensato alla fatica Quella fatta fin qui... Ho messo in fila tutta la fatica per evitare uno sguardo, le parole... quelle che feriscono di più, dentro, vicino al cuore. Perchè i ricordi tagliano più de